Shardan:CAPO CACCIA - GROTTA DI NETTUNO
Seguendo la litoranea che da Alghero passa per Fertilia e proseguendo lungo la SP 127/bis che,con vista sulla baia di Porto Conte, percorre tutta la fascia costiera del lungo promontorio, si arriva, dopo circa 24 km, allo sperone roccioso di Capo Caccia.
Al promontorio si può arrivare anche con una escursione a piedi di circa 3 ore partendo dal nucleo abitato di Tramariglio.
Alto 168 m si innalza verso sud, chiudendo a ovest la profonda insenatura di Porto Conte. Di sicuro una delle aree più interessanti della Sardegna dal punto di vista naturalistico, per la sua flora, per la sua fauna e perché ospita nel distretto sottomarino un gran numero di grotte sommerse di notevole interesse. Il nome del promontorio deriva probabilmente dalle abbondanti battute venatorie permesse dal gran numero di piccioni selvatici che lo abitavano.
La geologia complessa e tracce di una presenza umana risalente a oltre dodicimila anni fa cotribuiscono al fascino del luogo.
Scalinata Grotte di Nettuno Sotto lo sperone di Capo Caccia si trova la Grotta di Nettuno. La si raggiunge a piedi dalla sommità dello stesso promontorio scendendo lungo l'Escala del Cabirol (scala del capriolo), una scalinata panoramica di 656 gradini.
Alla grotta si arriva anche via mare, in circa un'ora con un imbarcazione che parte da Alghero, o più vicino da Cala Dragunara, consentendo di osservare dal mare l’area marina protetta. Si costeggia infatti prima le scogliere di Capo Galera e di Punta Giglio, doppiando quindi la Punta del Capo Caccia. Si sbarca direttamente all'ingresso della grotta, posto alla base dell'altissima falesia proprio di fronte all'isola Foradada.
Il percorso all'interno della grotta è di circa 580 metri. La parte iniziale della grotta è occupata dal Lago Lamarmora, dalle acque straordinariamente limpide.
Grotte di Nettuno Al centro del lago è presente una colonna stalagmitica alta un paio di metri, detta l'Acquasantiera perché sulla sommità sono presenti alcune vaschette in cui si raccoglie un pò di acqua dolce.
Tramite una breve discesa si arriva alla Sala delle Rovine, ornata di grandi stalattiti, per e poi si raggiungere la sala centrale, detta Sala della Reggia, da dove si vedono al centro grandi colonne calcitiche che si innalzano per 9 metri. Subito dopo la volta raggiunge i 56 metri di altezza, e si vedono grandi colate a canne d'organo, e la colonna stalagmitica chiamata l'Albero di Natale. Il Lago Lamarmora termina con una spiaggetta sabbiosa chiamata spiaggia “dei Ciottolini” perché formata un tempo da sassolini.
Dalla Reggia si arriva in salita alla Sala Smith, dal nome di un capitano inglese che agli inizi dell'800 iniziò l'esplorazione della grotta, con al centro il cosiddetto Grande Organo, un'enorme e imponente colonna larga 50 metri per 4 ed alta 49 metri, la più grande della grotta. Lungo la parete opposta il soffitto diviene più basso e si entra nella Sala delle Trine e dei Merletti.
Si arriva infine alla cosiddetta Tribuna della Musica, una balconata da dove ci si può affacciare sulla Reggia e sul Lago Lamarmora.
ORARIO D'INGRESSO
Tutti i giorni
8:00 - 9:00 - 10:00 - 11:00 - 12:00 - 13:00 - 14:00 - 15:00 - 16:00 - 17:00 - 18:00 - 19:00
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